Ritrovato il simulacro e compreso, anche in forza di alcune “profezie” iniziate già subito dopo l’eruzione, che la Madonna voleva rifondare nello stesso luogo il “Trono delle sue grazie”, si eresse in 40 giorni una piccolissima cappella (neanche portata a termine con la realizzazione dei prospetti) e, a metà Ottocento, questa chiesetta, che in quel contesto dovette sembrare una cattedrale nel deserto, visto che il sito, dopo il ritrovamento poteva essere raggiunto solo a piedi e attraverso sentieri difficoltosi, per secoli.
É forse la più umile e disadorna cappella che ci sia nel territorio della Diocesi di Catania e riporta al cuore lo spirito di Nazaret e della Porziuncola.
Negli ultimi anni sono stati realizzati mensa e ambone in marmi policromi e applicazioni in bronzo. Sono state realizzate anche quattro grandi tele ad olio e due lunette sovrapporta i cui soggetti fanno riferimento alla storia e al carisma spirituale del luogo.
Al centro dell’abside é custodito il prodigioso simulacro mariano.
Qui, tra migliaia di pellegrini, si sono recati, a piedi, a venerare la Madonna uomini e donne esimi per santità di vita: Don Angelo Roncalli (poi Papa San Giovanni XXIII), i Beati Cardinale G.B. Dusmet e Gabriele Allegra, frate minore, la Venerabile Lucia Mangano, orsolina… Il primo rettore dopo l’erezione canonica, fu il Venerabile Generoso Fontanarosa, passionista.

ACCOGLI LA PAROLA
“Apritemi le porte della giustizia: voglio entrarvi e rendere grazie al Signore” (v. Sal 117).

RIFLETTI…

PREGA COSÌ
(Entrando) Segno della Croce – O Dio, che sei comunione trinitaria, rinvigorisci la mia relazione con te e con i fratelli nella gioia dell’Amore.
(Uscendo) Segno della Croce – Signore, donami il coraggio di portare a tutti la gioia del Vangelo, per generare Gesù al mondo, come Maria.

VERSO LA PROSSIMA TAPPA
Entrato nel Santuario fermati un momento presso la teca che custodisce le teste e gli altri frammenti del gruppo marmoreo dell’Annunciazione (Prima porta a sinistra).